Oggi il mio editoriale voglio affidarlo alle sagge e condivisibili riflessioni di un tifoso, utente del Forum rossoblu (Bigbang), che dice cose non contestabili e di cui copio e incollo, con il suo permesso, uno spunto.

"Saputo, io spero che la vicenda Verdi ti abbia insegnato qualcosa.

Si, lo dico, chiaro, ti abbia insegnato qualcosa del mondo del calcio, mondo del quale a mio parere stai dimostrando di non capire nulla anche se sei proprietario di una squadra da 20 anni.

Parlo di "calcio vero" ovviamente, non quello di Topolino che giocano nella MLS, dove manco ci sono le retrocessioni (giusto per capirci sul fatto che da questo punto di vista USA ed Europa non sono paragonabili).

Dal lato industriale e patrimoniale non dico niente: tu sei straricco e ogni anno sei più ricco e io sono uno con le pezze al culo quindi è evidente che tu ne sai più di me.

Ma il calcio, caro Joey, non è una industria.

In molti cercano di trattarlo come tale, ma non lo è.

Nel calcio le variabili sono talmente tante e talmente pesanti che è impossibile prevederle, controllarle, pianificarle.

E sono imprevedibili perchè nel calcio molte (non tutte eh, ma molte) variabili sono guidate da quello che c'è di più irrazionale: la passione.

La passione dei tifosi per una squadra che nonostante sia solo delusioni loro continuano a seguire

La passione di un calciatore per il gioco del calcio, quando si scopre che lui è uno di quegli uno su mille che appena sente le sirene di una "grande" non guarda solo ai soldi ma anche al suo futuro e rifiuta il trasferimento. 

Joey, guarda bene cosa ha smosso il "caso verdi": tv, giornali, trasmissioni, siti non hanno parlato di altro.

I tifosi è una settimana che non parlano di altro.

Bolognesi in estasi, napoletani imputtaniti.

Si è parlato più del Bologna questa settimana che in tutta la stagione. 

Questa Joey, è passione.

E questa non la compri, non la programmi, non la pianifichi e non la contrattualizzi.

Joey, svegliati una buona volta, e smettila di fare il freddo industriale che è una strategia che non paga, NON PAGA.

A me piacerebbe che tu fossi Moratti, ma non lo sei. E va beh.

Ma cazzo, nemmeno Henry Ford però.

Una ragionevole via di mezzo? 

Joey, apri gli occhi e cerca di capire cosa muove il calcio in italia e come lo muove, perchè ad oggi le tue parole e le tue azioni dimostrano che non hai capito nulla.

Il basso profilo, mortificare sempre e comunque il tifoso, ammazzargli la passione, trattarlo come il terzo incomodo, ma cosa stai facendo?? Ma te ne rendi conto??

Coltiva questa passione, stimolala, falla crescere, non dare sempre e solo delle badilate nei denti alla passione, che prima o poi finisce. Nel calcio ci deve essere sempre quel margine di "pazzia", di "rischio" appunto legato alla passione, quel qualcosa di imponderabile che da 100 anni fa in modo che il calcio sia lo sport più amato al mondo. 

Se tutte le tue azioni e le tue parole sono sempre indirizzate a cancellarla questa passione, dove credi di andare?

Credi veramente di poterlo fare un progetto decennale, senza tifosi?

Prendi Verdi.

Ma secondo te perchè tutti si sono incazzati per quello che hai STUPIDAMENTE detto alla festa di Natale?

Perchè Verdi oggi è il Bologna, è "il giocatore", è quello che vale il prezzo del biglietto, quello che sai che può inventare qualcosa, quello che stupisce, quello che accende.

I bambini quando giocano in cortile dicono "io sono Verdi" non dicono "io sono plusvalenza", comprano la sua maglietta perché pensano che quando giocano contro i loro amichetti con quelle ...magliette di Mertens, Higuain, Kalinic, icardi loro pensano di essere più fighi di loro.

Oggi questo ragazzo ha fatto qualcosa che lo ha fatto ancora di più entrare nel cuore dei tifosi, ancora di più se ce n'è bisogno la gente si riconoscerà in lui.

E allora cazzo anche a giugno, tienilo verdi.

Di che lo tieni, che è un simbolo e che su di lui costruirai il futuro, fai una buona squadra e mettilo al centro del progetto. 

Sei uno abituato a fare i conti: da un lato rinunci ad una plusvalenza, ok vero, sono una quantità di soldi che io non so neanche come si scrive. Vero.

Ma hai pensato però al lato immagine, passione? Quanto costerebbe al Bologna essere sempre lo zerbino della serie A?

Cosa costerebbe a livello di tifo, di sponsor, di TV, di tutto?

Sei certo di aver messo sulla bilancia tutti i pesi giusti?

Saputo, fin'ora a mio personale modo di vedere non siamo assolutamente andati bene: a parte i risultati orrendi ed umilianti, anche una costante mortificazione del tifoso e una costante repressione della passione.

Ma oggi hai una grandissima possibilità per ripartire con un nuovo "progetto" e correggere la rotta. 

Te lo ripeto nuovamente, svegliati.

E dai un calcio nel culo a qualche dirigente".

Poche parole per chiudere. Bigbang ha sintetizzato la ragione per la quale ho sempre avuto perplessità, da più di tre anni, su questo modello di società. Ero certo che, superati i lustrini e le paillettes dell'inizio, e acclarato che c'è solidità e rispetto degli impegni (il minimo, ma proprio il minimo sindacale: e piantatela con l'autogol del paragone con Guaraldi, per favore), la realtà vera sarebbe stata così diversa da rischiare di diventare indigeribile. Se fosse stato ceduto Verdi il filo che era sottilissimo si sarebbe spezzato (per molti) definitivamente

Ora Saputo ha una grande occasione. Può essere pure positivo che non si sia intestata la "vittoria" e abbia lasciato a Fenucci la ribalta: understatement apprezzabile. Impari da questa vicenda e ci proponga un approccio e una strategia diversi. 

Sezione: Director's cut / Data: Mer 17 gennaio 2018 alle 12:00
Autore: Alberto Bortolotti
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