Alla vigilia di Como-Bologna, Vincenzo Italiano è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le sue parole: "Purtroppo abbiamo lavorato solo parzialmente con il gruppo. Ho lavorato con quelli che sono rimasti perché siamo stati una delle poche squadre con tantissimi nazionali via, però con quelli che erano qui abbiamo insistito sull'apprendimento di determinati concetti. Noi dobbiamo lavorare perché siamo in ritardo di classifica e ora dobbiamo cercare di accelerare. La poca prolificità? In questa pausa abbiamo analizzato qualche dato legato a questo aspetto. Nelle due partite in casa potevamo raccogliere di più per quanto creato. I ragazzi lo sanno: essere concreti cambia il volto delle gare e indirizza le strategie, sia nostre sia dell'avversario. Abbiamo cercato di lavorare su quando non abbiamo la palla e sulla difesa nel caso in cui veniamo superati. I ragazzi devono capire che c'è da difendere in un determinato. Gli infortunati? Per Holm e Lucumì oggi è stato il primo allenamento, per Ndoye il secondo. Avendo molte partite è già importante ritrovarli e metterli nelle condizioni di assaporare il clima gara. Con Dan dobbiamo cercare di essere cauti e metterlo dentro quando sarà al 100%: ha questa grande forza nello sprintare e dobbiamo ancora recuperarlo al meglio per farlo esprime al top. Pobega? Ha iniziato a conoscere i compagni e l'ambiente, sta crescendo di condizione. Una sua caratteristica è quella di riempire l'area e cercheremo di sfruttarla, vedremo se dall'inizio. La gestione delle forze? Da domani inizia un bel tour de force e dovremo valutare stanchezza, recuperi e come i giocatori reagiscono ai tanti viaggi. Abbiamo un buon numero di calciatori con qualità e se riusciamo ad essere tutti coinvolti, concentrati ed aver voglia di maturare all'interno del gruppo, riusciremo meglio a reagire ad ogni partita. Dominguez e Karlsson fanno parte della nostra batteria di attaccanti. Benji sta bene, è un ragazzo che non conoscete ma sono rimasto molto colpito dalle sue qualità, sa puntare l'uomo molto bene. Arriva da un calcio diverso, con una nuova lingua, senza conoscere i compagni, pertanto avrà bisogno di tempo ma è un 2003 ed ha tempo per adattarsi. Dallinga invece rispetto all'inizio è un altro calciatore, ora si è ambientato. Karlsson? Ci è rimasto male per l'esclusione, ma gli è stata motivata e l'ho visto sereno e tranquillo. È arrivato con una grande predisposizione alla fatica, sa che deve fare meglio rispetto a Napoli quando è entrato o Empoli quando è partito dall'inizio. È un'arma sulla quale la società crede perché ci ha speso un bel po' di quattrini. Ora sta a lui dimostrare che è il calciatore che ha dimostrato di essere prima del suo arrivo a Bologna. Giocare in Europa richiede uno switch mentale? Piano piano tutto il gruppo farà questo switch. Ci vuole tempo ma accadrà. Ci sono giocatori giovani e altri che sono appena arrivati. Tutti hanno chance per dimostrare. Tutti insieme si può trovare l'evoluzione per continuare a stupire e andare via dallo stadio con tante emozioni come vedevo lo scorso anno, facendo il giro di campo con la gente contenta. Ci vorrà tempo, so che nel calcio il tempo è sempre poco, ma noi stiamo cercando di ottenere questo il prima possibile. Orsolini? In queste tre partite ufficiali potevamo fare di più in fase di finalizzazione e in questo momento dobbiamo analizzare questo dato. Tutti gli altri aspetti li abbiamo fatti discretamente ma sotto questo punto di vista dobbiamo crescere. Quando si arriva sotto porta uno deve pensare che quella è l'ultima palla della partita. L'anno scorso Orsolini ha fatto 11 gol, ha stappato molte partite: una in particolare la ricordo molto bene (contro la Fiorentina, ndr). Gli attaccanti devono essere concreti e velenosi. Freuler? Remo sta bene, lo vedo sorridente e contento. È un ragazzo che ha una grande esperienza, è un leader di questo gruppo. Non si risparmia mai, fa più chilometri di tutti in partita. Vediamo in base a come si evolve la partita se riusciremo a gestirlo per mercoledì. Da domani inizia un altro tipo di lavoro per me: grande controllo del recupero, gestione delle forze e preparare le strategie delle partite in pochissimi giorni. Ci sarà bisogno di tutti e tutti dovranno sentirsi coinvolti. Se Remo avrà bisogno di rifiatare vedremo come gestirlo. Casale? Ha fatto questo inizio di settimana lavorando con tutti, dopo un inizio in cui ha lavorato a parte per un vecchio infortunio al polpaccio. L'ho visto bene, è sveglio, ha lavorato con tanti allenatori con diversi credo calcistici. Ci darà una grossa mano. Iling Junior? Ieri ha fatto un allenamento di gestione perché è tornato dalla nazionale Under 21 inglese. Era arrivato a Bologna da pochi giorni e poi è partito per la nazionale. Avrei preferito lavorare con lui in questi 15 giorni ma sono contento che abbia messo minuti nelle gambe giocando 20 minuti la prima e 70' la seconda partita. Il Como? Il pensiero deve essere sempre alla partita che si va ad affrontare. Dobbiamo cercare di fare risultato nell'immediato. Penseremo una partita alla volta pensando di sfruttare al meglio le risorse che abbiamo. Il Como ha grandissimo entusiasmo che si porta dietro dalla promozione della stagione scorsa e ha messo dentro grande qualità ed esperienza, a partire dal portiere Reina. Li affrontiamo per la prima volta nel loro stadio e dovremmo farci trovare pronti perché sarà una partita complicata. Urbanski? È come Bonaventura. Gli piace fare l'interno di centrocampo o alzarsi sulla trequarti. Ha spunto, ha visione, sa mandare in porta i compagni. La nazionale ci ha aiutato a rimetterlo in condizione. Il bisogno di fare risultato? Oggi ho letto un articolo che parlava di Arteta (allenatore dell'Arsenal, ndr), nel quale c'era scritto che rinnova per altri tre anni. Se avesse allenato in un altro paese - non diciamo quale - questo rinnovo non sarebbe arrivato. Ogni paese ha la sua cultura per carità ma mi dà fastidio che tutti i giudizi vengano indirizzati in base al risultato. Questo purtroppo non si può cambiare. Domani se dovessimo trovare un risultato importante potremmo crescere in condizione, fiducia ed entusiasmo. Me lo auguro. Il prendere gol subito dopo averlo segnato? Mi viene da rispondere che l'avversario ci ha castigato su quel poco che gli abbiamo concesso. L'Empoli ha costruito l'unica giocata subito dopo il nostro gol. Lo stadio accende il fuoco dentro ai ragazzi e gli dà una carica che in settimana  in allenamento non hanno. In allenamento proviamo determinate cose ma non reagiscono come in partita. Con l'Udinese abbiamo mollato la presa su Giannetti, con l'Empoli invece siamo stati poco furbi perché dovevamo spegnere sul nascere Fazzini magari spendendo anche un giallo. Abbiamo analizzato questo e ci siamo preparati nel caso in cui dovesse riaccadere. Il piano tattico del Como? Colpisce il fatto che giocano senza timore, con personalità e coraggio. Ha principi già acquisiti ed hanno aggiunto qualità in tutti i reparti. Giocano a memoria e domani dovremo controbattere con uno spirito di altissimo livello. Sarà una partita tosta che bisognerà affrontare con la massima attenzione. El Azzouzi? Ne ha ancora per un bel po'. È un problemino non da poco e per questo è stato escluso dalla lista Champions. Giocatori delle sue caratteristiche abbiamo Moro e Aebischer, quindi nel momento in cui si dovrà far rifiatare Remo avremo loro".

Fonte Bologna Sport News

Como-Bologna | La conferenza prepartita di Vincenzo Italiano🎙️
Sezione: News / Data: Ven 13 settembre 2024 alle 14:59
Autore: Luca Nigro / Twitter: @@luca_nigro
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